Orgoglio Piacenza

Guido
Ravenna

Consulente e Presidente di
Montebello Advisory SA

Chi sono

Nasce a Milano, e sin da giovane lavora nella finanza, nella gestione di patrimoni e fondi di investimento.
Ha lavorato per 13 anni nel gruppo Euromobiliare (oggi parte del Gruppo Credem) quando ancora era espressione milanese di famiglie e gruppi industriali e in seguito passata a HSBC, sino a divenire Ad della società di fondi.
Nel 1998 entra in Cariparma, per creare la società di gestione fondi di investimento, per poi, in seguito alla fusione in Intesa, coprire il ruolo di responsabile degli investimenti di tutto il private banking del gruppo.
In pochi anni riveste prima la funzione di Chief Investment Officer di Intesa San Paolo Private Banking e in seguito General Manager di Intesa SanPaolo private bank Suisse.
Da qualche anno si occupa di consulenze, sempre nel suo ambito, e presiede la Montebello Advisory SA a Lugano.

Perché Piacenza

La passione per l’agricoltura, trasmessami da mio nonno attraverso mia madre, mi ha portato in questo territorio, dove il legame con la terra e la sua coltivazione sono ancora oggi un pezzo importante della quotidianità.
Sono innamorato di questa provincia, dove il connubio pianura, collina e montagna regala panorami bellissimi e sempre cangianti.
Un terra, per costituzione fragile, che è un vero patrimonio da valorizzare ma anche da godere con calma fin nei piccoli particolari.

Passioni

Le mie passioni, oltre all’agricoltura, sono gli sport di durata come la corsa, che ho praticato per anni, e il ciclismo.
La bicicletta, oltre ad essere uno sport meraviglioso, ha l’indubbio vantaggio di permettere di vedere, vivere e respirare, lasciando anche il tempo di fermarsi, paesini microscopici e panorami incredibili.

Cosa vorrei raccontare di Piacenza

Più che un singolo posto mi sento di dare qualche riferimento per chi, come me, ama la bicicletta e il godere con ritmi e tempi giusti dei luoghi che attraversa.
Un passaggio che per me ha un valore enorme è il Passo Caldarola, sul crinale che collega il monte Lazzaro alla Pietra Parcellara.
Il Passo unisce e fa da spartiacque a tre valli, ognuna delle quali con le sue peculiarità e il suo fascino: Luretta, Tidone e Trebbia.
La Val Trebbia con il suo panorama unico che abbraccia il fiume; la Val Luretta più piccola e particolare, quasi intonsa e meno sporcata dall’edilizia, con una bella storia di lotta partigiana raccontata dalle tante lapidi; la Val Tidone, con splendide colline dove la concentrazione di vigneti è la più alta della provincia.
Altre sono, inforcando una bicicletta, meravigliose le chicche tutte da scoprire che mi sento di suggerire.
Piccoli paesi, immersi nelle montagne piacentine come Zerba. Un gioiello appartato, un unicum, come la Val Boreca a cui appartiene, con strapiombi sul torrente e alte praterie sopra i boschi, al confine con Liguria, Piemonte e Lombardia.
Risalendo la panoramica che da Cerignale porta in Liguria con transiti oltre i 1200 metri, si incontra Cariseto, immerso tra montagne che sono davvero una scoperta.
Un altro paesino degno di una pausa nella sua trattoria vecchi stile, mentre si risale verso il Passo Penice, in una derivata vicino al passo della Crocetta, è Cicogni: isolato e con pochi abitanti riporta il fascino di chi vive a contatto strettissimo con una natura mozzafiato, sicuramente non facile, ma impagabile per serenità.
La provincia di Piacenza è tutta da scoprire. In bicicletta è meglio!