Orgoglio Piacenza
CEO di Davide Groppi
Inizia a fare lampade nel 1988, a 25 anni, in un minuscolo laboratorio nel centro di Piacenza. Dopo la genesi ego-fisiologica, quella legata alla necessità di trovare una sua dimensione personale ed espressiva, è passato alla fase morfologica in cui ha definito le estetiche e i significati della sua produzione. Successivamente è arrivata la fase eco-sistemica ed infine quella industriale. Nel 2021 la sua è un’azienda che si rivolge al mondo, ma in cui rimane molto forte il rapporto tra poesia e industria. Nel suo percorso ha incontrato persone che gli hanno regalato il loro tempo e la loro arte, non per ultimi i collaboratori, quasi tutti di Piacenza, senza i quali non sarebbe riuscito a realizzare il suo sogno. Le sue lampade di oggi sono esattamente come quelle di 33 anni fa. Invenzioni fatte di leggerezza, emozione e un pizzico di stupore.
Sono legatissimo a Piacenza. Ho vissuto e lavorato sempre qua. Spesso ho immaginato che Piacenza sia il centro del mondo, in una posizione molto favorevole per una persona come me che desiderava raccontare le proprie storie di luce. Ho sempre creduto nella mia città e ho sempre cercato di restituire tutto il buono e il bello che ho ricevuto. I piacentini mi hanno sempre accolto e promosso in giro per il mondo.
La mia principale passione è il lavoro, è quasi un’ossessione. Immagino le mie lampade come lettere di un alfabeto immaginario con le quali scrivo anagrammi, parole e infine racconti di luce. Poi amo la matematica. Quando penso ad una nuova lampada mi avvicino al progetto con la stessa intenzione della matematica: dimostrare qualcosa di nuovo. Mi piace la poesia intesa proprio come creazione. Mi piace l’arte che considero nutrimento e fonte inesauribile di ispirazione. Adoro camminare, forma di meditazione dinamica.
A me piace l’imprevisto. Una volta, camminando in Val Boreca, sulle nostre montagne, mi sono imbattuto in una chiesetta dimenticata da tutti. Davanti alla chiesa c’è un piccolissimo cimitero con alcune tombe veramente antiche. La luce del luogo è meravigliosa e il silenzio rende tutto molto intimo. È un mondo che non esiste più e questa cosa mi commuove.
www.davidegroppi.com
Precedente
Successivo