Orgoglio Piacenza

Sonia
Pedrazzini

Designer
 

Chi sono

Sonia sviluppa progetti tra design e arte occupandosi anche di grafica e art direction.
E’ stata così fortunata da poter crescere nell’isola di Capri, restando per sempre intrisa delle sue forme e dei suoi colori.
Voleva frequentare l’Accademia di Belle Arti di Napoli ma il destino l’ha invece dirottata a Roma, dove ha studiato industrial design presso l’ISIA.
Non ha mai concepito il design come una disciplina tecnica e funzionale, piuttosto come una forma di ricerca sociale, come opportunità per unire saperi e discipline a favore di una collettività.
Cerca i suoi riferimenti nel folclore contemporaneo, nella cultura del Mediterraneo, nei valori rituali e simbolici degli oggetti.
Dopo varie esperienze professionali, tra Milano e Monaco di Baviera, dal 1998 vive a Piacenza dove ha aperto lo studio Design Atelier.
Tra le altre cose, con Marco Senaldi ha fondato e ha diretto la rivista Impackt, Contenitori e Contenuti (Edizioni Dativo); ha disegnato vasi in vetro per Venini; progettato oggetti transculturali italo-giapponesi per Hands on Design; creato gioielli etici per la onlus Il Nodo.
Sulle orme di Giorgio de Chirico, ha realizzato gli scacchi giganti per dimora storica Villa Meriggio a Valeggio sul Mincio.
Last but not least, interessata al tema della natura morta e del design relazionale, ha creato Le Morandine, una collezione di oggetti ispirati alle opere di Giorgio Morandi; un lavoro in continua evoluzione “a partire da Morandi per andare oltre Morandi”.

Perché Piacenza

A Piacenza sono arrivata per scelta.
E’ la città in cui ho deciso di trasferirmi dopo esser rientrata dalla Germania e aver abitato per qualche tempo nella campagna lodigiana in una cascina-studio dove mi ero dedicata alla ceramica.
Piacenza mi è sembrata il luogo ideale per vivere.
Ho sempre amato abitare nel centro di una città storica, ammirarne le bellezze artistiche, poter girare a piedi e seguire ritmi più lenti.
Piacenza ha tutto questo e in più si trova a poca distanza da Milano, la vera metropoli del design. Ormai qui ho trascorso la maggior parte della mia vita, ho anche messo su famiglia, mi sono sposata e sono nati i miei due figli.
Piacenza è la città nella quale ho vissuto le tappe più importanti e felici della mia vita e credo, quindi, di potermi ben considerare sua cittadina adottiva.

Passioni

Le mie passioni coincidono con ciò di cui mi alimento tutti i giorni attraverso il mio lavoro, che è fatto di creatività, di design, di arte, di cultura.
Faccio confluire nella mia attività tutto quello che amo: la musica, i libri, il teatro, lo yoga, la natura nella sua interezza, il mondo organico e quello inorganico.
Tutto per me è stimolo, esperienza, ricerca e tutto contribuisce a forgiare nuove idee e progetti.

Cosa vorrei raccontare di Piacenza

Piacenza è una città che andrebbe valorizzata e fatta conoscere di più.
Possiede tante ricchezze che meritano di essere maggiormente apprezzate anche dai suoi stessi concittadini ed è una vera e propria fucina di talenti, alcuni molto noti e altri tutti da scoprire.
Piacenza è sempre stata vocata per la musica classica ed operistica grazie alla vivacità del Conservatorio Nicolini e del magnifico Teatro Municipale, ma finalmente negli ultimi anni si sta maggiormente aprendo anche all’arte contemporanea e al design; innanzitutto con il centro polifunzionale XNL, dove confluiscono attività legate alle arti visive, al cinema e al teatro, ma anche grazie a gallerie come, tra le altre, lo spazio Volumnia, UNA galleria, Jelmoni Studio Gallery, Biffi Arte, AlfabetoBianco, Spazio BFT, che offrono programmi sempre più articolati ed uno sguardo internazionale.
Se riuscite, andate a visitare anche gli studi d’artista, alcuni situati in luoghi meravigliosi, come l’archivio di William Xerra a palazzo Marazzani Casali, altri particolarmente stimolanti per capire come nascono opere d’arte e lavori concettuali, come lo studio di Claudia Losi o quello del duo Masbedo.

Riferimenti

www.soniapedrazzini.it
www.lemorandine.it