Orgoglio Piacenza

Matteo
Torre

Presidente
Ferrari North America

Chi sono

Innanzitutto sono Piacentino, nato e cresciuto all’angolo tra lo Stradone Farnese e Via Santa Franca.
Dopo la laurea in Economia all’Università Cattolica di Piacenza ho lasciato Piacenza per trasferirmi a Forlì e poi, 25 anni fa, ho iniziato il mio percorso con la Ferrari prima a Maranello poi a Parigi come Direttore Generale della concessionaria Ferrari, in seguito a Londra come responsabile dei mercati dell’Europa del Nord, poi a Shanghai come Presidente ed Ammistratore Delegato della Ferrari Greater China e da otto anni vivo a New York e sono il Presidente di Ferrari North America.
Sono sposato con Sofia con cui ho condiviso questa lunga avventura intrecciando le nostre radici tra l’Italia, la Francia ed il Marocco.

Perché Piacenza

La città mi ha insegnato ad apprezzare i valori che non si possono ricreare.
Con il tempo si scopre che dietro una cauta selettività nel concedersi, c’è un mondo ricco di storie e legami che rendono questa città unica.

Passioni

Le vetture sportive ed i viaggi in motocicletta sono sempre state le mie passioni intrinsecamente legate al desiderio di libertà e velocità.
I veicoli non rappresentano solo un mezzo di trasporto, ma sono strumenti di espressione personale e di connessione con l’ambiente circostante.
I viaggi rappresentano un infinito di possibilità per esplorare non solo nuovi luoghi, ma anche nuove dimensioni di sé stessi e la velocità è una forma di meditazione in movimento, dove la mente è concentrata solo sull’istante presente, senza distrazioni.

Cosa vorrei raccontare di Piacenza

La città va raccontata innanzitutto attraverso la sua gente.
Per capirla bisogna osservare, ascoltare e lasciarsi guidare dai Piacentini.
Il luogo che mi sentirei di suggerire che mi ha fatto scoprire mio papà è la Sala dei Teatini (ex Chiesa di San Vincenzo).
Uno spazio monumentale pubblico che custodiva tesori speciali rimasti per anni inaccessibili come le straordinarie opere lignee o come i meravigliosi affreschi e le decorazioni realizzate tra gli altri da Giovan Evangelista Draghi e dal pittore di origini fiamminghe Robert de Longe, ora è completamente rinnovato.
Conclusi i lavori di restauro, l’ex chiesa è stata trasformata in un moderno auditorium, un luogo di cultura vitale e fruibile, grazie ad un progetto avanguardistico.
Soluzioni tecnologiche, unite alle naturali caratteristiche di acustica hanno reso la Sala dei Teatini uno dei luoghi deputati della città alla musica e all’arte.
Mi piace ricordare Piacenza come un luogo dove non ci sono sconosciuti ma amici che non si sono ancora incontrati.