Orgoglio Piacenza

Luca
Moia

Amministratore Delegato
AMADA Italia

Chi sono

Dal 2021 riveste la carica di Amministratore Delegato di AMADA ITALIA, filiale dell’omonima multinazionale giapponese, fondata nel 1946 in Giappone da Isamu Amada.
Il Gruppo conta, attualmente, 9.000 dipendenti nel mondo e circa 90 aziende, tra filiali di vendita e stabilimenti per la produzione e commercializzazione di macchine utensili per la lavorazione della lamiera.
Fa il suo ingresso nel mondo AMADA a soli 22 anni, nel lontano 1998, come tecnico software.
Grazie alla sua passione e alla profonda competenza tecnica acquisita nel corso tempo, ha ottenuto una rapida crescita professionale che gli ha consentito di rivestire vari ruoli in ambito commerciale. Per diversi anni ha gestito l’intera organizzazione di vendita, fino al 2019 quando è stato nominato General Manager e successivamente, nel 2021, CEO di AMADA ITALIA.

Perché Piacenza

Piacenza è la mia terra natale e mi fa sentire a casa.
E’ una città a misura d’uomo, raccolta tra il grande fiume da un lato e le sue meravigliose valli dall’altro.
Amo Piacenza e il suo territorio, ma soprattutto le sue tradizioni, il suo dialetto, il suo cibo, la sua gente. Amo i piacentini, popolo riservato, lavoratore, concreto......

Passioni

La mia famiglia e il mio lavoro sopra ogni cosa.
Amo lo sport, mi piace praticarlo e seguirlo attivamente. Gioco a tennis.
Mi piace trascorrere i pomeriggi in bicicletta alla scoperta delle nostre meravigliose vallate e di quei borghi, talvolta semi abbandonati, che in primavera diventano irresistibili e che ti calano in un tempo e dimensione che non esistono più.
Sono appassionato di cucina. La nostra cucina! Gli anolini, i pisarei e faśö e la carne cruda di cavallo non possono mancare nel mio personale menù. Così come una buona scodella di gutturnio.

Cosa vorrei raccontare di Piacenza

Gropparello, il paese nativo dei miei genitori, dove ho trascorso tutte le estati fino all’età di 17 anni.
Tutti i luoghi dove sorgono i castelli sono magici... e Gropparello lo è.
La storia di questo meraviglioso borgo è strettamente intrecciata a quella del suo castello che, da uno sperone roccioso a poca distanza dal centro abitato, domina il torrente Vezzeno.
Ad ogni passo si respira la storia che, nei secoli, ha attraversato questi luoghi, come gli scontri tra Guelfi e Ghibellini.
Il castello è tutt’oggi visitabile in gran parte degli ambienti interni, tutti perfettamente restaurati e arredati come se fossimo ancora nel medioevo.
Tutt’attorno si estende Il Parco delle Fiabe un’oasi verde di ben 20 ettari, ideale per chi ama il verde e la tranquillità, che regala ai visitatori uno spettacolo unico di alberi secolari e roseti.
Per noi ragazzi, salire le pendici del colle fino al castello era un po’ come fare un viaggio nel tempo, tra misteri e segreti mai svelati.
Immaginare e godere della eccezionale meraviglia che ci circondava era per noi normalità.
Per questo i miei ricordi di quei luoghi sono pieni di tempo passato nella fanciullesca felicità.
Si giocava a calcio al campetto, si andava in bicicletta su e giù per le sue salite o fino al “pipa nason”, una roccia che racconta una leggenda.
Si aspettava con trepidazione la festa dell’Uva per celebrare la tradizionale vendemmia.
Questa è l’eccezionale normalità di Gropparello, un piccolo ma meraviglioso paese.

Riferimenti

www.amada.eu/it-it

 

Amada

 

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