Orgoglio Piacenza
Titolare de Podere Pavolini
Nasce nel lontano 20 settembre del 1959, appena in tempo per la vendemmia... Mamma Ave e papà Luigi: agricoltori, viticoltori con la passione del ballo. La sua è stata una vocazione precoce: già a 10 anni, alla classica domanda 'cosa vorrai fare da grande' rispose 'l'enologo'. La fascinazione personale per il vino prosegue quando una sera, in un locale da ballo un'orchestrina intonava un pezzo di Giorgio Gaber: Barbera e Champagne. Chiese, quindi, al padre: 'io so cos'è la barbera, ma lo champagne?' che gli rispose 'Lascia perdere figlio mio è un vino per i ricchi.' Questa cosa lo segnò così profondamente da fargli spendere tutta la sua vita lavorativa a capire il fenomeno 'bollicine'. Cerca il successo enologico concentrandosi sul risultato finale che entrerà nel bicchiere, scovando la soluzione migliore in ogni contesto. Cammina per vie sperimentali, spingendosi oltre al risultato già ottenuto, accompagnato dai dubbi e dalle certezze dell'agronomia e della biologia. Adora fare e guadagnare per vivere e creare lavoro, tornando a fare e dedicare tempo alle sue bottiglie. Cerca principalmente emozioni da condividere ed ama quando, parlando con i 'santi bevitori', li sente contenti e soddisfatti del suo vino, del suo lavoro.
Sono nato in questa terra, orgoglioso di questa mia provincia al centro del Gran Ducato di Maria Luigia, quel lembo di terra che unisce la Toscana con il Piemonte. In questo lembo di terra dove ci sono tante cose belle e buone che io amo.
Amo la vita appieno, cerco di vivere l'attimo presente come quando si sorseggia e si gusta un bicchiere di vino. Il mio motto preferito? 'voglio essere ricchissimo di povertà in spirito: ora, in questo istante'. In altre parole non voglio essere attaccato ai beni e alle persone di questo mondo per non esserne schiavo, invece voglio essere il loro servo, per libera scelta. Tutto ciò mi rende ‘felice’!
Il susseguirsi delle stagioni nelle mie colline della Val d’Arda, a due passi da Castell’Arquato e da Vigoleno. Godere degli scorci e dell’esplosione di colori nelle vigne in autunno, degli anolini fumenti nel piatto nelle nebbiose giornate invernali, dei panorami che si stagliano fino alle Alpi in primavera e della morbida rilassatezza estiva al suono delle cicale. Piacenza è una provincia che merita di essere vissuta.
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