Orgoglio Piacenza
Designer
Gio Tirotto è una persona curiosa, poi designer. Dopo la laurea al Politecnico di Milano e un esperienza milanese di 10 anni, decide di aprire il suo studio di design a Fiorenzuola. Collabora con brand come : Ikea, mdfitalia, unopiù, volumeuno, Alcantara, Bormioli Rocco e altri. Gio segue la direzione artistica e il design del prodotto per aziende oltre che, assieme al suo amico e socio Luca Camminati, curare la crescita di RYTO, azienda agricola specializzata nella produzione di Bargnolein.
Tornare e stabilirsi a Fiorenzuola non è stata una scelta calcolata, dodici anni fa tutto accadde in modo molto fluido. Ho iniziato a seguire i primi progetti individualmente e così, quasi senza accorgersene Milano diventò sempre di più un luogo dove i progetti vedevano la luce, ma non dove venivano concepiti. Fiorenzuola è un luogo molto produttivo ed estremamente attivo, per cui “inventarsi” i primi lavori fu “possibile”.
Il mio lavoro, il design, è ciò che succhia gran parte delle mie riserve di passione, il progetto per me parte da una profonda ricerca, fatta di arte e tecnica, anch’esse passioni da coltivare e vivere. Credo che giocare a tennis al Circolo di Fiorenzuola sia una delle parti più belle della mia giornata tipo, amo ascoltare musica e farla diventare parte attiva del mio tempo libero, organizzando qualche piccolo evento ansime al team RYTO, discutere con gli amici mentre si è in viaggio o con le gambe sotto al tavolo è uno dei momenti più belli della vita.
C’è un piccolo angolo della nostra vallata che voglio raccontare, perché non è cosi conosciuto: il Museo della resistenza a Sperongia di Morfasso, con un bellissimo allestimento progettato dall'arch. Pierluigi Montani. Non è un caso che venga scelta Sperongia, anzi, siamo in una zona sul confine tra le provincie di Piacenza e Parma, posto storicamente strategico per le organizzazioni e comunicazioni partigiane. Questo museo, contiene cimeli, immagini, documenti, informazioni, biografie, ricordi ed è anche dotato di tecnologie informatiche interattive con le quali si possono approfondire tematiche come la Resistenza nelle quattro vallate piacentine e nella bassa, i rastrellamenti, le deportazioni, il ruolo della popolazione civile e dei preti della montagna, il contributo fondamentale delle donne. Se trascorrete una o due ore in mattinata al museo, vi consiglio di continuare il viaggio (circa 15 km) verso Velleia Romana, un'antica città romana di piccole dimensioni ma completa; Potete visitare gli scavi (che hanno l’obiettivo di portare alla luce il tempio, la necropoli, l'impianto urbanistico e gli insediamenti preromani) e i ritrovamenti archeologi, grazie alla presenza del museo, nel quale troverete l'antiquarium che contiene i calchi in gesso della tavola alimentaria che misura 1,36 mt x 2,84 mt e numerosi altri reperti, mentre nel Museo Nazionale di Parma si trovano le statue di marmo e i bronzi. Tra Sperongia e Velleia si sviluppa tutto il centro del Parco provinciale del Monte Moria, una zona naturale a difesa del patrimonio boschivo di questo versante dell’Appennino, diventato oggi un punto di riferimento per itinerari naturalistici. Il parco ha ovviamente bellissimi itinerari per camminate più o meno complesse, sarebbe perfetto organizzare una camminata da Sperongia a Velleia, preparare un pranzo al sacco e godersi la vista dei nostri appennini.
www.giotirotto.it www.ryto.it
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