Orgoglio Piacenza

Paolo
Guzzardi

Direttore Generale
BU Galbani Salumi, Lactalis Italia

Chi sono

Nato a Piacenza nel 1975, da papà siciliano e mamma molto piacentina (Fumi), è il secondo di 3 fratelli, e vive fino alla Maturità la vita del centro storico frequentando scuola (Giordani, Faustini, Respighi), parrocchia (San Paolo) e piscina (Nino Bixio in estate, giocando a Pallanuoto) a distanza di bicicletta.
Attraversa il PO per iniziare l’università e laurearsi in Economia Aziendale alla Bocconi di Milano, dove nel frattempo vive da qualche anno da studente, e poi cambia residenza quando inizia la sua esperienza lavorativa nel Marketing di Autogrill.
Nel 2004 entra in Galbani, attratto dalla possibilità di allargare le competenze nello sviluppo di prodotto, e negli anni seguenti il suo percorso professionale si sviluppa in ruoli di crescente responsabilità nelle direzioni commerciali di Lactalis, multinazionale francese da 28,3 Miliardi di € nel mondo che detiene in Italia oltre a Galbani anche Parmalat, Castelli, Ambrosi e Leerdammer.
Per 7 anni ha condotto una delle più Grandi Organizzazioni commerciali, ha gestito più di Mille persone che con l’iconico furgoncino Giallo vendono a botteghe e ristoranti in quasi tutti i comuni d’Italia.
Dopo aver creato la BU Food Service dal 2022 inizia la sua avventura come Direttore Generale della Divisione Salumi di Lactalis Italia.
Il Gruppo Lactalis, con quasi 4.000 prodotti in Italia tra latte, formaggi, formaggi DOP e salumi, è la prima azienda alimentare in Italia per numero di stabilimenti produttivi sul territorio nazionale.
E’ presente da più di 30 anni e prende vita dai più prestigiosi marchi della tradizione casearia italiana: Invernizzi, Cademartori, Locatelli e Galbani, leader di mercato e dei formaggi italiani nel mondo. Nel luglio 2011 viene acquisita Parmalat, leader nel mercato del latte, mentre nel 2020 si finalizza l'acquisizione del Gruppo Castelli, leader nella produzione e distribuzione dei formaggi DOP italiani. Il Gruppo si rafforza ulteriormente nel 2023 con Ambrosi nel mondo dei duri DOP.

Perché Piacenza

A novembre del 2022, alla prima convention plenaria di Lactalis Italia, nel mio nuovo ruolo di Direttore Generale, mentre salivo sul palco per il mio intervento, mi sono reso conto che mi stavano presentando come Piacentino del Sasso. Questo per me è stato un Orgoglio ma nei giorni seguenti mi sono domandato se si rimane veramente tali anche dopo metà della propria vita vissuta a Milano.
Lo sono ancora per la mia R e per il mio accento quando parlo, sono il nostro marchio di fabbrica, ma soprattutto per come si è formata la mia personalità, per avere condiviso, in una realtà a misura d’uomo, la conoscenza di “tutti” quelli della mia generazione, per avere avuto la libertà di frequentare in totale autonomia sia l’ambiente scolastico che l’oratorio che quello sportivo della Pallanuoto senza il bisogno di essere accompagnato. Questo mi ha permesso anche di sbagliare ma di crescere intorno a tanti valori diversi ed arricchenti. Sono nato dietro i chiostri del Duomo, mio papà aveva l’ufficio in Piazza Cavalli e mia mamma in Piazzale Milano, per questo erano convinti di poter sempre sapere cosa stavamo combinando insieme ad un gruppo di Amici che si sono sempre molto divertiti e che anche ora quando si rivedono ritrovano il calore di un tempo.
Poi mi sono trasferito a Milano con l’dea di starci un po' di anni per tornare da adulto, ne sono passati molti più del previsto, ma non ho mai staccato l’attenzione da Piacenza perché ci vive mio fratello Antonio, il più grande di noi 3, che ormai da quasi 20 anni vive senza i nostri genitori nella casa in cui siamo nati. Vengo spesso perché è Down e da distante lo coordiniamo, in una vita molto autonoma che condivide con molti amici che sono stati la sua famiglia allargata grazie allo spirito sociale che contraddistingue la città.
Mi piace tornare al sabato per incontrare “in centro”, spontaneamente, senza appuntamento le persone che conosci da sempre e ritrovarsi con grande confidenzialità, sono piacentino per i sapori in cucina che rimangono legati ai piatti della nostra tradizione.

Passioni

Il lavoro è stata in questi anni una passione, l’ambizione di migliorarsi e crescere professionalmente hanno indubbiamente assorbito molte energie ma mi ha dato anche grandi soddisfazioni. Quello che ho voluto fermamente è mantenere sempre salda la mia passione principale che è la mia famiglia. La mia priorità è trovare il tempo per stare con mia moglie e i miei due figli nella quotidianità per condividere e parlare di noi e stare bene insieme.
La curiosità mi spinge nella passione per il viaggio e farlo tutti e 4 in tanti paesi ma anche in Italia ci permette sempre di passare del tempo insieme alla pari.
Non pratico più, fare tre cose bene è troppo difficile, ma mi rimane la grande passione per lo sport di squadra, per guardare e studiare tutti quelli che mi permettono di approfondire le logiche dello spogliatoio che hanno enormi parallelismi anche con i processi aziendali e manageriali.
Fin da piccolo, a Piacenza, ho giocato a Pallanuoto e i valori prioritari degli sport minori di squadra che coniugano la sfida del gruppo e non del singolo, l’aiutarsi, l’essere un unico giocatore sia di attacco che di difesa mi hanno supportato anche nel mondo lavorativo e derivano principalmente dalla mentalità che questo sport è riuscito a trasferirmi.

Cosa vorrei raccontare di Piacenza

Viaggiando negli anni in Italia e nel mondo ho fatto diversi pezzi della Via Francigena ma su questa strada ci sono praticamente nato, ci sono molti posti belli in provincia, ma i miei luoghi del cuore a Piacenza sono in Centro Storico e sono quelli che facevo ogni giorno da ragazzo non ancora consapevole.
Il mio percorso parte da Via Scalabrini e velocemente mi porta alla più antica chiesa della città, la Basilica di San Antonino del sec. XI, con una piccola deviazione verso destra si arriva nella Piazza del Duomo con la Cattedrale (iniziata nel 1122) e il Palazzo Vescovile. Da casa oltre a vedere il campanile ne ho sempre sentito i tocchi delle ore. Poi lungo via XX Settembre si raggiunge la Piazza Cavalli con il monumentale Palazzo Gotico e le statue equestri dei Farnese, è il cuore della città.
Al sabato mattina il mercato degli ambulanti alimentari, concentrati da qualche anno nella piazza, permette di acquistare Grana, Salame e Coppa del territorio da portare a casa.
Attraversando la Piazza si giunge in via Calzolai fino a piazza Borgo con la chiesa di S. Brigida per poi arrivare lungo via Campagna in Piazzale delle Crociate, dove si erge l’imponente basilica di Santa Maria di Campagna.
Al ritorno facendo tutta via Garibaldi e poi Via San Antonino si può ammirare il Teatro Municipale e poi non lontano è da visitare la Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi quasi adiacente alla mia scuola elementare.
Questo giro riprende l’origine della Città come accampamento romano sul fiume PO caratterizzato dall'impianto a pianta quadrata tipico dei castrum.
I miei figli mi chiedono di prenotare un tavolo alla Trattoria La Pireina in fondo a via Borghetto appena dentro le mura della città perché mangiamo i piatti della tradizione e perché ci serve ai tavoli ancora il mitico Gnasso che con loro è molto più gentile di quando andavamo “a piedi” a fare le prime esperienze serali al ristorante con gli amici del liceo.

Riferimenti

www.lactalisvaloreitalia.it

 

Lactalis Italia

 

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