Orgoglio Piacenza
Presidente di Confindustria Piacenza
La sua storia professionale prende i passi direttamente dal DNA di una famiglia di imprenditori, iniziata dal nonno, agricoltore, e in seguito da suo padre che, con i fratelli, ha creato le aziende del gruppo. Dopo aver ottenuto la laurea in Economia e Commercio all’Università Cattolica del Sacro Cuore, ha intrapreso un percorso lavorativo negli Stati Uniti. Per sua stessa ammissione questo primo passaggio nel mondo lavorativo gli ha permesso di acquisire una approfondita conoscenza della lingua inglese, un diverso modo di pensare e una differente apertura di vedute. Al rientro in Italia, ha intrapreso il suo personale percorso aziendale, creando una società a Brescia, dove ha avuto la possibilità di confrontarsi con un modello imprenditoriale diverso da quello del nostro tessuto, una mentalità più diretta, più decisa, più coraggiosa e capace di assumersi ciò che differenzia gli imprenditori: il rischio d’impresa. Poco dopo avviene il passaggio alle aziende del gruppo di famiglia. Per citare le più conosciute la Lafer S.p.A. e la Paver S.p.A., azienda con sedi a Piacenza, Pistoia e Ferrara e oltre 200 collaboratori, di cui oggi ricopre il ruolo di Amministratore Delegato. La sua vita associativa in Confindustria Piacenza inizia nel 1999, come consigliere del Gruppo Giovani e, dopo aver ricoperto diversi incarichi, da Consigliere a Vicepresidente, nel 2024 è nominato Presidente.
Piacenza è un territorio che racchiude al suo interno tanti aggettivi, alcuni anche contrapposti. Piacenza è, per me, sinonimo di alta qualità di vita, prodotti genuini che affiancano la capacità, l’attenzione al “fare” e la nostra tipica operosità. Un territorio che mostra, in modo non sfacciato, le bellezze naturalistiche e storiche a chi lo visita. Dovremmo fare tutti un piccolo sforzo per portare agli occhi di chi ancora non lo conosce, le meraviglie di questa provincia.
Amo molto lo sport e ne ho praticati parecchi. Ancora oggi mi misuro nel tiro a volo, una disciplina di concentrazione, di attenzione e di grande responsabilità (imbracciamo pur sempre un’arma per gareggiare), che aiuta a conoscere sé stessi e a mantenere lucidità e tranquillità anche e soprattutto nei momenti di grande pressione. Una lezione da seguire anche nella vita imprenditoriale: gestire l’emotività nei momenti difficili e trovare la capacità di dare il massimo nei momenti clou.
L’emblema di Piacenza è, per me, Piazza Cavalli; il centro assoluto e il nostro salotto buono. Ciò che maggiorante mi affascina di questo incantevole complesso architettonico necessita, per essere scoperto in tutta la sua meraviglia, di una visita dedicata. Se è eclatante, nella sua immediatezza, lo splendore di questa piazza dove fanno bella mostra di sé i cavalli del Mochi, considerati tra le statue più importanti del barocco italiano, e bellissimi palazzi come il Palazzo del Governatore e il Palazzo Gotico, che domina lo spazio, è proprio all’interno di quest’ultimo che trovo “il posto da raccontare”. Il salone monumentale del Palazzo Gotico, che occupa tutto lo spazio superiore del palazzo stesso, è stato originariamente creato per le grandi assemblee e colpisce. Le dimensioni interne di questo salone incutono riverenza e raccontano, al contempo, la grandiosità e il valore della nostra cittadina. Visitare la nostra città vuol dire offrirsi a sorprendenti e inattesi gioielli architettonici. Il salone monumentale del Palazzo Gotico è il mio preferito.
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