Orgoglio Piacenza

Giorgio
Milani

Scultore
 

Chi sono

I Poetari che caratterizzano la sua produzione attuale sono frutto di un percorso che inizia a metà degli anni Sessanta e si sviluppa nello studio del rapporto tra immagine e scrittura.
I Poetari sono esposti per la prima volta nel 1997 a Milano nella mostra “Poetari di fine Gutenberg” curata da Tommaso Trini.
Prosegue l’attività espositiva all’Art Miami (USA) nel 1998 e 1999.
Nel 2002 il Druckunst Museum di Lipsia gli dedica un’importante personale.
Nel 2005 è invitato alla XIV Quadriennale di Roma.
Nel 2007 realizza una grande fontana in marmo in via Brera a Milano ed è presente al Mart di Rovereto nella mostra “La parola nell’arte”. Nello stesso anno la DFG (Deutsche Forschungsgemeinschaft) organizza a Bonn la più vasta esposizione di Poetari.
Nel 2009 è invitato a Berlino per la realizzazione di alcune opere nella Biblioteca Statale Unter den Linden.
Nel 2010 realizza a Salsomaggiore “Opera aperta fra Oriente e Occidente” in Piazza Lorenzo Berzieri.
Nel 2011 inaugura la sua più grande opera-poetario, “Eco di Passi nella Memoria”, presso il Campiello di Vigonovo (VE).
Nel 2013 espone a Berlino, negli spazi dell’Ambasciata Italiana, la mostra personale “Dalla Babele al rogo”, e contemporaneamente, all’Istituto Italiano di Cultura, la mostra intitolata “Dalla Babele al dialogo”.
Nello stesso anno, in occasione dell’Anno della Cultura Italiana negli Stati Uniti, espone a New York in due mostre personali: “Poetari e frottage” a cura di Philippe Daverio presso il Consolato Generale d’Italia e “White Words” presso Boffi Soho.
Nel 2018 Whitelight Art Gallery organizza tre personali dal titolo “Di parole faccio Arte” a Milano, Roma e Torino.
Nel 2020 Volumnia organizza nell’ex-chiesa di S. Agostino a Piacenza una mostra antologica dal titolo “Giorgio Milani. La scrittura come enigma” a cura di Elena Pontiggia.

Perché Piacenza

Piacenza è un territorio con una grande storia.
Parlando di Piacenza non si può non pensare al Raffaello, con la Madonna Sistina, uno dei massimi capolavori dell'arte occidentale, commissionato e ideato specificatamente per la Chiesa di San Sisto, o a Francesco Mochi, con quelli che sono stati definiti i più bei monumenti equestri d’Europa.
Le due statue della principale piazza sono capolavori che hanno anticipato l’arte barocca e, in particolare il cavallo di Alessandro Farnese, con la criniera e la coda attraversata dal vento, trasmettono un’immagine incredibile che, da sola, vale il viaggio da qualsiasi parte del mondo.
Altre opere imperdibili sono la cupola del Pordenone nella meravigliosa Basilica di Santa Maria di Campagna e quella del Guercino nel maestoso Duomo dedicato a Santa Maria Assunta.
Difficile, inoltre, non parlare degli oltre cento palazzi dal 500 al 700 tutelati dalle "Belle Arti" e gli altrettanti castelli sparsi in tutta la provincia, che raccontano la particolare storia del nostro territorio.

Passioni

Le mie grandi passioni sono lo studio e il lavoro.
Mi hanno permesso grandi progetti, viaggi ricchi di interessi, conoscenze e una conseguente tensione alla ricerca di equilibrio fra autocritica e presunzione.

Cosa vorrei raccontare di Piacenza

Sono particolarmente affezionato alla val Tidone, non solo perché ho avuto la fortuna di poter lavorare in posti magnifici dove l’atmosfera è percepita da tutti i sensi (uno dei primi studi era ad Arcello di Pianello, piccola frazione immersa nella natura, un secondo è all’interno di una ex chiesa del 700 affrescata dal Mussi a Borgonovo), ma per la dolcezza del territorio e per gli abitanti che assomigliano al paesaggio.
In un panorama costellato di vigneti e castelli, come ad esempio la Rocca d'Olgisio o il Castello di Castelnovo, che spiccano nella natura si ritrova una serenità spesso dimenticata.
Uno dei modi migliori, a parer mio, di godere appieno di questa valle è il sentiero del Tidone: un percorso lungo 69 km, da percorrere a piedi, bicicletta o a cavallo. Immerso nella natura, costeggiando luoghi simbolici come la Diga del Molato e i tanti mulini, il sentiero si snoda lungo il Tidone dalla sua fonte fino alla foce nel Po.

Riferimenti

www.giorgiomilani.com

 

Studio Milani

 

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